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Cerclo Genealogico e Storico Champanellois

Associazione "Legge 1901" di Saint-Genès-Champanelle, 63 , Francia

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\"champanelle\"

Articolo della signora Martine VIGIER dell'associazione "Les Dentellières"

LA GERARCHIA DEL MERLETTO

Bisogna distinguere due categorie di merlettaie.

a/LA MERLETTAIA DI CAMPAGNA

Conduce una vita sana, per lei il merletto è un'attività secondaria che interrompe a seconda dei lavori nei campi, per accudire gli animali della fattoria e occuparsi delle faccende domestiche.
Fin dalla più tenera età, i bambini crescevano cullati dal suono del ticchettio dei fuselli. Questo rumore scandiva la vita familiare, con le sue gioie e i suoi dolori: Dai quattro anni in su, i bambini, soprattutto le bambine, dovevano fare il merletto oltre a frequentare la scuola e lavorare nei campi. Era obbligatorio realizzare uno, due o tre giri di ruota di merletto sul tombolo prima di andare a giocare.

A cinque o sei anni, si iniziava con merletti di 8-12 fuselli. Man mano che i bambini crescevano, il lavoro di merletto diventava più complesso. In alcune case, anche i ragazzi e gli uomini facevano merletto per necessità.

Le merlettaie di campagna guadagnavano molto poco, nonostante trascorressero numerose ore sui loro lavori. Alcune, chiamate “i galli”, realizzavano merletti di qualità superiore, mentre altre producevano merletti a buon mercato, detti anche “da strada”. Questo tipo di merletto veniva eseguito anche dai bambini e dalle merlettaie più anziane, che lavoravano meccanicamente.

D'estate, la merlettaia lavorava sorvegliando il bestiame su un tombolo coperto di tela cerata o davanti alla porta di una delle merlettaie del villaggio. In questo caso si trattava di un “couvige”, che si teneva sempre in luoghi strategici per poter osservare i vicini. Tutte le notizie del villaggio e dei dintorni venivano discusse durante i couvige. Né le lingue né i fuselli si fermavano, e i centimetri si aggiungevano ai centimetri.

D'inverno, le merlettaie lavoravano nella stalla o in un granaio situato proprio sopra di essa, per approfittare del calore degli animali. Evitavano di lavorare vicino al focolare per non annerire il loro lavoro.

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